INVESTIRE IN ORO - Best Finance
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INVESTIRE IN ORO

Investire in oro - Blog Best Finance

INVESTIRE IN ORO

Ogni tanto la politica pensa di vendere l’oro di Bankitalia per
diminuire il debito pubblico italiano oppure pensa di usarlo come
collaterale (garanzia) per nuove emissioni di debito.
Già’ nel 2009 Berlusconi propose
 di utilizzare parte dell’oro di Bankitalia per
finanziare la spesa pubblica.
Non se ne fece niente perché le riserve delle Banche Centrali dell’
Eurozona non possono essere utilizzate per finanziare il deficit dei
Governi e ancora oggi e’ così’.
L’oro e’ sempre stato considerato un bene rifugio e grazie al
suo elevato valore intrinseco, dà  a chi lo possiede la
tranquillita’ di poterlo cambiare in beni e servizi.
Erano in oro le prime emissioni di moneta che, utilizzata come
unita’ di pagamento per lo scambio di merci e prodotti,
ando’ progressivamente a sostituire il baratto.
Divenne così un elemento importante per poter emettere moneta.
Nel 1944, per regolarizzare gli scambi commerciali che avvenivano in
valute/monete diverse con notevoli oscillazioni, gli accordi di Bretton Woods stabilirono un sistema di regolazione dei cambi a livello internazionale alla cui
base c’ era la moneta dollaro che divenne così l’ unica
moneta convertibile in oro al cambio fisso di 35 dollari l’oncia
(ancora oggi il prezzo dell’oro e’ formato in dollari /oncia).
Significava che chiunque possedesse dollari, poteva chiederne la
conversione in oro in qualsiasi momento.
A seguito di quegli accordi vennero costituiti il Fondo Monetario
Internazionale e la Banca Mondiale, istituzioni che esistono tuttora.
Nacque da qui’ la forza del dollaro che divenne poi la moneta di
scambio per eccellenza.
Il 15 Agosto del 1971, a causa del forte debito americano accumulato
per la guerra del Vietnam, Richard Nixon a Camp David, sospese la
convertibilità’ del dollaro in oro in quanto le crescenti
richieste di conversione stavano assottigliando le riserve USA.
Nel Dicembre 1971 i membri del G Dieci dettero l’ addio agli
accordi di Bretton Woods , il dollaro perdendo il suo riferimento di
convertibilità’ in oro,si svaluto’ e iniziò la fluttuazione
dei cambi che prima erano a parità’ fisse o con bande di
oscillazioni limitate.
Perché’ questa lunga premessa? Perche’ e’ se non si conosce
un po’ della storia dell’oro e delle sue impicazioni
politico/economiche e’ difficile poter fare considerazioni per valutare la convenienza di acquistare e detenere oro.
Sulla base di queste implicazioni, l’oro, dal valore di cambio
prefissato nel 1944 a 35 $oz, e’ cresciuto passando dagli 80 $oz
nei periodi immediatamente successivi l’abbandono degli accordi di
BW e agli 850 $oz del 1980 per poi scendere verso un minimo di 300 $oz
negli anni 2000 per ancora riprendere la sua vertiginosa corsa al
rialzo degli ultimi anni con valori ormai vicini a 2000 $ oz.
Come mai? Molte nazioni , prima tra tutte l’America , hanno
iniziato una progressiva politica di sostegno al crescente
indebitamento pubblico stampando cartamoneta a prescindere
dalle riserve  in oro detenute.
La politica di tassi di interesse contenuti, per finanziare
agevolmente questo debito,ha fatto si che al progressivo
deterioramento della qualita’ dello stesso si accrescesse il
valore delle riserve auree .

Chi compra oro?
Essendo un ottimo conduttore di elettricita’, e’
acquistato come materia prima dalle aziende che producono componenti
elettronici e dalle aziende orafe che creano gioielli e li esportano
oggi in quantita’ crescenti nei paesi emergenti asiatici.
Proprio la Cina e l’ India sono i motori della domanda d’oro e
rappresentano più’ del 50% della domanda mondiale tra barre,
monete e oreficeria.
Come si compra l’oro?
Acquistando l’ oro in lingotti presso le circa 400 agenzie
autorizzate da Bankitalia o acquistando l’oro monetato (sterline
Elisabetta, etc) i cui prezzi di acquisto e vendita sono indicati
nella pagina “finanza e mercati” del Sole 24h a cura di
Confinvest o acquistando ETC rappresentativi del metallo (ce ne sono
anche a leva) ,preferendo quelli che prevedono l’ acquisto e l’
eventuale consegna dell’ oro fisico.
Perché comprarlo?
Le feste natalizie incombono e regalare oro, sterline Elisabetta,
gioielli in oro, etc e’ tradizione bene augurante in tutto il mondo
e questo genera domanda e generalmente un trend positivo di breve
periodo sul metallo.
Se invece si vuol proprio “investire” sul metallo allora
è’ meglio impostare una strategia di investimento di lungo
periodo, infatti , l’oro, che rappresenta ancora oggi il bene
rifugio per eccellenza che valorizzava tempo fa  intorno ai 1700 $oz

ed oggi a  circa 300$oz

ha ritracciato dai massimi per effetto di politiche riduttive
del debito che diversi stati europei e mondiali stanno adottando.
Le previsioni di rialzo/ribasso dell’oro sono quindi legate
all’efficacia o meno di queste politiche.
Se si tratta invece di acquistare monete d’oro per tesorizzarle o
farne oggetto di regalo ai nipotini, valgono le attenzioni di
cui sopra tenendo conto che il trend Bull Market del metallo e’
iniziato nel  lontano 2001.
E’ del 7/1/2000 la legge n 17 che recepisce una precedente
normativa europea secondo cui viene abolito il regime di monopolio
sull’oro da investimento e il privato può’ da quel momento
detenere oro in lingotti e comprarlo in regime di esenzione iva.
Si può intervenire sull’oro anche tramite lo strumento dei Fondi
di Investimento, in questo caso si acquista un sottostante fatto da
azioni di aziende che estraggono lavorano e commercializzano il
metallo prezioso e questa e’ una buona opportunità’ in quanto
dette azioni, al contrario dell’oro fisico, sono sottovalutate.

Le plusvalenze sull’oro, considerate alla pari del Capital Gain,
sono tassate al 26% con un piccolo interessante vantaggio: quando
si vendono oro o monete di cui non si è in grado di documentare il prezzo
di acquisto si applica il Capital Gain forfettariamente sul 25% del valore di realizzo e solo su questo si paga il 26% di imposta.
È’ indubbio il vantaggio fiscale di chi realizza oggi gli acquisti
effettuati negli anni ottanta.

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